Sono due i messaggi che le primarie tenutesi il 30 aprile hanno lanciato.
E questi messaggi vanno ben oltre il dato numerico di per sé asettico e sterile.
Il primo messaggio riguarda la necessità di incontrarsi. Di parlare e parlarsi sforzandosi di capirsi. Di vedersi e farsi vedere. La richiesta viene forte dai nostri cittadini: ci vogliono parlare, ci vogliono incontrare, ci vogliono rimproverare e consigliare. Ma anche semplicemente VEDERE e CONOSCERE. Oltre la rete.
Il secondo messaggio riguarda l’unità: basta dividersi; basta rancori. Torniamo a dialogare. Partiamo da ciò che ci unisce per cercare l’incontro su quanto ci allontana. E su questo gli elettori sembrano più avanti di qualsiasi corrente e di qualsiasi elettore.
Se non sapremo raccogliere questi messaggi potremo anche vincere le elezioni. Ma non vinceremo la sfida di avvicinare nuovamente i cittadini alla Politica.