Fase 2: quali strategie per Cormano?

Lettera aperta al Sindaco di Cormano Luigi Magistro

L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova la vita di tutti. Le istituzioni di ogni livello si sono trovate impreparate a reggere i colpi di una tempesta quasi del tutto sconosciuta, tuttavia la buona politica è quella che riesce a dare risposte efficaci in tempi rapidi.

Tra pochi giorni entreremo nella fase 2, annunciata dal Governo attraverso la pubblicazione del DPCM del 26 aprile, nonostante in Lombardia restino molte le perplessità sullo stato dei contagi, ancora molto alti rispetto alle altre regioni. Le aperture delle attività, anche se parziali, preoccupano molti cittadini, soprattutto le fasce più a rischio della popolazione.

L’hinterland milanese, di cui il Comune di Cormano fa parte, continua a registrare una quantità costante di contagi e non si avverte la predisposizione di misure determinanti sul contenimento dell’epidemia a livello territoriale, come la massiccia somministrazione di tamponi necessaria ma applicata solo in minima parte. Non sappiamo, al momento, quanti tamponi vengono eseguiti a Cormano, quale strategia le Autorità sanitarie intendono intraprendere per fermare il virus, che resta in circolazione in molte case e nelle Rsa, senza che i casi vengano censiti.x

Resta alta la nostra preoccupazione per l’immediato futuro. Apprezziamo il lavoro svolto dall’Amministrazione, con la quale abbiamo attivamente collaborato in questa straordinaria emergenza sull’attivazione di meccanismi di solidarietà diffusa, attraverso il coinvolgimento del mondo del volontariato. Un’azione che può contare sulla solidità del sistema del welfare cittadino, un bene comune costruito e coltivato in tantissimi anni. Per la Fase 2 però servono scelte più incisive.

Per questi motivi, chiediamo al Sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica cittadina, una risposta a quanto segue:

– Quanti tamponi sono stati eseguiti ad oggi dall’inizio dell’emergenza sul territorio cormanese. Quanti se ne faranno nel mese di maggio. 

– Quante persone risultano essere in quarantena in questo momento.

– Come e se il Comune di Cormano pensa di rafforzare il lavoro del “medico amico” nella ricognizione casa per casa delle situazioni a rischio contagio. Se le USCA sono state attivate.

– Quanti sono i casi riscontrati nelle case di riposo cittadine e quanti i decessi per coronavirus. Se all’interno delle Rsa, come già richiesto in commissione consigliare, sussistono le condizioni di sicurezza per pazienti e operatori. 

– Quali misure il Comune intende intraprendere per la ripartenza nella fase 2. Se esistono tavoli di lavoro tra Giunta e parti sociali (sindacati, associazioni di categoria, associazioni di volontariato) per consentire la ripresa in sicurezza ed affrontare la delicata fase economica che stiamo attraversando. Quali scelte verranno effettuate rispetto ai parchi pubblici.

– Se esistono dati sul funzionamento della didattica a distanza nelle scuole cittadine. Quanti sono gli alunni non raggiunti dal servizio. Se esistono criticità in merito alla partecipazione alle lezioni di alunni con disabilità. Se sono stati costituiti tavoli di lavoro tra Giunta, direzioni didattiche e associazioni dei genitori.

– Quali misure si adotteranno per la ripresa del lavoro della pubblica amministrazione, come sportelli comunali e biblioteche e se sono stati studiati protocolli idonei.

Riteniamo necessario ottenere risposte puntuali a queste domande, alla luce delle molteplici preoccupazioni che emergono ogni giorno dalla cittadinanza e per il dovere di massima trasparenza da parte dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini e delle loro rappresentanze istituzionali.

 

Certi di una immediata risposta da parte del Sindaco, auguriamo a tutti un buon lavoro e restiamo a disposizione per offrire la nostra collaborazione, come è sempre avvenuto dall’inizio dell’emergenza.

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