Qual é l’ordine del giorno veramente urgente?

In democrazia il ruolo dell’opposizione è essenziale per contrastare, per dar battaglia ma anche per condividere. Proviamo a capire insieme il valore aggiunto di una forza di minoranza dal momento che il consiglio comunale è per eccellenza il luogo del dibattito politico in un Comune. Durante il suo svolgimento, infatti, sono presenti la maggioranza e la minoranza, vengono discussi i documenti strategici che rispecchiano gli indirizzi politici e le scelte dell’amministrazione. Il ruolo della minoranza é proprio in quel momento che diventa essenziale perché diventa strumento di informazione ai cittadini, controllo, può incidere sull’attività di governo e sicuramente tutela delle minoranze.

Martedi 2 dicembre u.s. convocazione del consiglio comunale Odg:

– Comunicazioni del Sindaco;

1) Approvazione della deliberazione di assestamento del bilancio di previsione 2014;

2) Fusione per incorporazione di Idra Milano S.r.l. in Cap Holding S.p.A.;

3) Ordine del Giorno presentato da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale: Adesione al programma “Donare gli Organi: una scelta in Comune”.

Lunedì 1 dicembre pervengono altri due ordini del giorno e, come democrazia ci insegna, vengono iscritti in coda ai punti previsti. Sempre poi come previsto dal regolamento del consiglio comunale, stilato da tutte le forze politiche nel lontano 1998, il presidente del consiglio comunale esplicita il fatto che saranno trattati in un consiglio comunale a porte chiuse, poiché si parla di moralità delle persone (quella non é l’aula di un tribunale, lo ribadiamo a scanso di equivoci).

Ricordiamo in quel consiglio si discuteva della presentazione con relativa approvazione dell’assestamento di bilancio, un documento fondamentale per la vita della nostra città, un documento che decide dove spostare le risorse del Comune disponibili rispetto a quanto deciso con l’approvazione del bilancio preventivo.

Ebbene l’altra sera le minoranze non hanno lasciato l’aula, ma si sono rese assenti per stare tra le sedie del pubblico, decidendo di non partecipare alla discussione. In una democrazia questo non dovrebbe accadere, ma a volte quel che accade riesce a stupire o ribadire quanto ormai siamo stati avvezzi ad aspettarci dai politici (e non siamo certo noi quelli del tutti a casa!).

Durante quello stesso consiglio comunale tutte le forze di minoranza non hanno voluto accettare quello che è un articolo del regolamento comunale e, anziché partecipare al dibattito, hanno preferito assentarsi, per cosa?

Per protesta, per forzare la discussione dei due ordini del giorno presentati a ridosso del consiglio comunale (e comunque accettati) e soprattutto per rendere eclatante una “denuncia” di offese già diffusa a mezzo stampa, presentata da un consigliere di minoranza.

Chiaro sia che i “colpevoli” delle brutte affermazioni hanno chiesto scusa; chiaro sia che non è una difesa dell’uno o dell’altro, ma nella ricostruzione dei fatti dello scorso martedì sera ci domandiamo: “cosa pensano gli elettori e le elettrici che non erano rappresentati in aula dai loro eletti, nel momento in cui si decideva come spendere i soldi del Bilancio comunale?”

Spendiamo due parole per ribadire che le minoranze hanno perso l’occasione anche di approvare con unanimità assoluta il terzo ordine del giorno, frutto del lavoro condiviso di tutte le forze componenti il consiglio, l’occasione di poter scrivere una bella pagina della storia democratica ed etica di Cormano.

Quando é poi ripreso il consiglio comunale a porte chiuse in seduta segreta, dopo aver fatto allontanare il segretario comunale han deciso di ritirare, comunque, gli ordini del giorno urgenti.

Il concetto di democrazia include la ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare e nella quale il rapporto tra la maggioranza e la minoranza sia improntato alla reciproca tutela e la parola chiave, affinché questo sia, é partecipazione.

Noi c’eravamo.

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